ALFA ROMEO 158 1937 MUSEO CASA ENZO FERRARI - MODENA
Sole Vita, Bruay-la-Buissiere, France
Alfa Romeo 158 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. bussola Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo motore Alfa Romeo, vedi Alfa Romeo 158 (motore). Alfa Romeo 158 1938 Alfa Romeo Tipo 158 Alfetta.jpg L' Alfa Romeo 158 come era al debutto nel 1950. Descrizione generale CostruttoreItalia Alfa Romeo CategoriaFormula 1 SquadraAlfa Romeo Progettata daGioacchino Colombo e Luigi Bazzi SostituisceAlfa Romeo Grand Prix Sostituita daAlfa Romeo 159 Descrizione tecnica Meccanica MotoreAlfa Romeo 158 TrasmissioneCambio manuale a 4 marce Dimensioni e pesi Lunghezza4280 mm Larghezza1473 mm Altezza1164 mm Passo2502 mm Peso630 kg Altro CarburanteRoyal Dutch Shell PneumaticiPirelli AvversarieMaserati 4CLT/48 ERA 1.5 L6c Risultati sportivi DebuttoGran Premio di Gran Bretagna 1950 PilotiLuigi Fagioli Juan Manuel Fangio Nino Farina Reg Parnell Consalvo Sanesi Piero Taruffi Palmares CorseVittoriePoleGiri veloci 7555 Campionati piloti1 (1950) L'Alfa Romeo 158 è una autovettura di Formula 1 prodotta dalla Alfa Romeo dal 1938 al 1950, poi nel 1951 come sostituto al Gran Premio di Monza. Indice [nascondi] 1 La nascita 2 I Gran Premi 3 Note 4 Altri progetti La nascita[modifica | modifica wikitesto] Nota anche come Alfetta per le ridotte dimensioni, è entrata, nella storia dell'automobilismo sportivo moderno, come la monoposto più longeva (ha corso, infatti, sui circuiti di tutto il mondo, per ben 13 anni, dal 1938 al 1950, nelle sue varie versioni, ma mantenendo l'impianto costruttivo originario) ed anche, come quella che ha conseguito il maggior numero di successi nei Gran Premi automobilistici. Nasce nella primavera del 1937, nelle officine della Scuderia Ferrari, che, a quei tempi, era il reparto sperimentale della Alfa Romeo, su progetto di Gioacchino Colombo, e con la preziosa collaborazione, specie per la parte riguardante le sospensioni ed il cambio, dell'ingegnere Alberto Massimino. La sigla 158 stava ad indicare, secondo una consuetudine del tempo, la cilindrata, di 1500 cc, ed il numero dei cilindri, 8; il motore era sovralimentato, con un compressore volumetrico Roots monostadio. Fin dalle prime prove al banco dimostra notevoli doti di potenza ed affidabilità, arrivando a sviluppare 180 CV, a 6.500 giri al minuto, potenza che, alla sua prima apparizione in pista, giunge a 195 CV, a 7.000 giri/minuto. I Gran Premi[modifica | modifica wikitesto] Una 158. L'Alfa Romeo 158 debutta ufficialmente alla Coppa Ciano di Livorno del 7 agosto 1938, su un percorso cittadino di 5,800 m da ripetere 25 volte, per un totale di 145 km, ed è subito vincente, con Emilio Villoresi 1°, e Clemente Biondetti 2°. L'evoluzione successiva (modello B), porta la data del 1939, e, con una potenza cresciuta a 225 CV, a 7.500 giri/minuto, si aggiudica la Coppa Ciano di Livorno, del 30 luglio 1939, e la XV Coppa Acerbo di Pescara, del 13 agosto 1939, con Clemente Biondetti. Purtroppo, il clima prebellico impedirà a questa vettura di correre oltrefrontiera. Nel 1940, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, le gare automobilistiche si ridussero drasticamente, ed ancora di più l'anno successivo, 1941, svolgendosi quasi esclusivamente nel Sud America, con una ridotta presenza di mezzi e piloti europei. A guerra terminata, nel 1946, si torna a gareggiare e l'Alfetta, ulteriormente alleggerita e potenziata rispetto all'anteguerra (modello 158/46; 254 CV; 7.500 giri/minuto; peso di 630 kg), si aggiudica, con Nino Farina, il I Grand Prix des Nations di Ginevra, del 21 luglio, piazzando anche al 2º posto Carlo Felice Trossi ed al 3° Jean-Pierre Wimille. Vince anche, con Achille Varzi, il III Gran Premio del Valentino, che si svolge a Torino il 1º settembre (2°Jean-Pierre Wimille, anche lui su Alfetta), e, con Carlo Felice Trossi, si aggiudica il III Circuito di Milano, del 30 settembre, con Achille Varzi 2°, e Consalvo Sanesi 3°, anche loro su Alfetta. Nel 1947, grazie alla adozione di un compressore volumetrico Roots a 2 stadi, la potenza viene ulteriormente elevata a 275 CV, sempre a 7.500 giri/minuto (modello 158/46B), e, in quell'anno, si aggiudica: il VII Grand Prix de Suisse, dell'8 giugno, a Bremgarten, con Jean-Pierre Wimille (2° Achille Varzi, e 3° Carlo Felice Trossi, sempre su Alfetta); il VII Grand Prix de Belgique, del 29 giugno, sul circuito di Spa-Francorchamps, sempre con Jean-Pierre Wimille (2° Achille Varzi, e 3° Carlo Felice Trossi, anche loro su Alfetta); il I Gran Premio di Bari, del 13 luglio, con Achille Varzi (2° si piazza Consalvo Sanesi con una seconda vettura); il XVII Gran Premio d'Italia, del 7 settembre, al Parco Sempione di Milano. La vittoria va a Carlo Felice Trossi, mentre altre 3 Alfette si piazzano al 2º posto, con Achille Varzi, al 3°, con Consalvo Sanesi, ed al 4° con Alessandro Gaboardi. Nel 1948, a stagione inoltrata, la potenza sale ulteriormente, fino a 315 CV, sempre a 7.500 giri/minuto (modello 158/47). In quest'anno, si aggiudica: l'VIII Grand Prix de Suisse, del 4 luglio, a Bremgarten, con Carlo Felice Trossi vincente davanti a Jean-Pierre Wimille, anch'esso su Alfetta (nelle prove dello stesso GP, Achille Varzi si era schiantato con la sua Alfetta perdendo la vita); il XXXV Grand Prix de l'Automobile Club de France, del 18 luglio, a Reims-Gueux, con Jean-Pierre Wimille primo, davanti a Consalvo Sanesi e Alberto Ascari, tutti con la stessa vettura; il XVIII Gran Premio d'Italia, che si svolge nel Parco del Valentino, il 5 settembre, e che vede vincente, ancora una volta, Jean-Pierre Wimille; il I Gran Premio dell'Autodromo di Monza, che si corre a Monza, il 17 ottobre, e che vede l'ennesima vittoria di Jean-Pierre Wimille, davanti a Carlo Felice Trossi, Consalvo Sanesi, e Piero Taruffi, tutti e 4 su Alfa Romeo 158. Il 1949 si apre nel peggiore dei modi, per l'Alfetta e per l'automobilismo mondiale: infatti, il 28 gennaio, durante le prove del Gran Premio Juan Domingo Peron, sul circuito del Parco Palermo di Buenos Aires, muore in un incidente, alla guida di una Gordini, Jean-Pierre Wimille, promettente pilota, che tanti successi aveva mietuto negli anni precedenti alla guida dell'Alfetta, e sul quale la casa milanese puntava anche per quell'anno. E, poco dopo, anche Carlo Felice Trossi morirà, per un male incurabile. In pochi mesi, la squadra corse dell'Alfa, dominatrice degli ultimi 3 anni di gare, è praticamente scomparsa. Si decide, pertanto, di non partecipare ad alcun Gran Premio. Nel 1950 avviene il debutto dell'Alfetta nel 1º Campionato del Mondo di Formula 1, con una squadra completamente nuova, che vede schierati due piloti italiani, Nino Farina, ed il non più giovane Luigi Fagioli, classe 1898, ed un pilota argentino, quasi quarantenne, ma di cui si dice un gran bene, tale Juan Manuel Fangio. Con una potenza di 350 CV, a 8.600 giri/minuto, e con un peso di soli 700 kg, che porta il rapporto peso/potenza al notevole (per quei tempi) valore di 2 kg/CV, l'Alfa Romeo 158 non ha praticamente rivali, aggiudicandosi 6 dei 7 Gran Premi di questa prima stagione mondiale (si considerano 6 Gran Premi, perché alla 500 Miglia di Indianapolis, anche se introdotta nel circuito mondiale, non parteciparono né piloti né macchine europee). Il 7º Gran Premio della stagione, il XXI Gran Premio d'Italia, ultima prova del mondiale 1950, che si svolge il 3 settembre sul circuito di Monza, se lo aggiudica, al debutto, la Alfa Romeo 159, naturale evoluzione della 158, con, alla guida, Nino Farina, che si aggiudica anche il 1º titolo di campione del mondo di Formula 1. I numeri di questa prima ed ultima avventura mondiale della Alfa Romeo 158, giunta alla sua tredicesima stagione, sono i seguenti: primi 3 posti nel Gran Premio di Gran Bretagna del 13 maggio 1950, con Nino Farina davanti a Luigi Fagioli, e, a seguire, Reg Parnell; 1º posto nel Gran Premio di Monaco del 21 maggio 1950, con Juan Manuel Fangio; primi due posti nel Gran Premio di Svizzera, del 4 giugno 1950, con Nino Farina ancora davanti a Luigi Fagioli; primi due posti nel Gran Premio del Belgio del 18 giugno 1950, con Fangio davanti a Fagioli; primi due posti nel Gran Premio di Francia del 2 luglio 1950, con Fangio che precede, ancora una volta, Fagioli; 3º posto con Fagioli, nell'ultimo appuntamento mondiale del Gran Premio d'Italia del 3 settembre. E poi, ancora, 5 giri veloci in 5 Gran Premi, e 5 pole position. Le doti principali di questa vettura, come riferirono tutti i grandi piloti che ebbero modo di condurla, furono potenza, velocità, affidabilità, estrema maneggevolezza.[1] Note[modifica | modifica wikitesto] ^ Alfa Romeo 158 'Alfetta'. URL consultato il 05 ottobre 2013. Alfa Romeo 158/159 Alfetta From Wikipedia, the free encyclopedia Alfa Romeo 158, 159, 159A, 159B, 159M Alfa Romeo 159 Formula 1 car Alfa Romeo 159 Formula 1 car CategoryVoiturette (1938–1947) Formula One (1948–1951) ConstructorAlfa Romeo Designer(s)Gioacchino Colombo Successor177 Technical specifications ChassisSingle-seater, tubular frame Suspension (front)Trailing arm, transverse leaf springs, hydraulic dampers Suspension (rear) Swing axle*, transverse leaf spring, hydraulic dampers *De-Dion-axle was one of the last modifications 1951. EngineAlfa Romeo 158/159 1,479 cc (90.3 cu in), straight-8, Roots-type supercharger**, front mounted. ** 158: single stage – 190 bhp (142 kW) @ 6500 rpm (voit), 350 bhp (261 kW) @ 8500 rpm (F1); 159: two stage – 425 bhp (317 kW) @ 9300 rpm TransmissionAlfa 4-speed manual FuelShell (98.5 % methanol, 1 % Castor oil, 0.5 % water) TyresPirelli Competition history Notable entrantsAlfa Romeo SpA Notable drivers(GP) Emilio Villoresi Achille Varzi Giuseppe Farina Carlo Felice Trossi Jean-Pierre Wimille Consalvo Sanesi Alberto Ascari (F1) 1. Giuseppe Farina 2. Juan Manuel Fangio 3. Luigi Fagioli (1950) 3. Felice Bonetto (1951) Reg Parnell, Consalvo Sanesi, Piero Taruffi (1950) Emmanuel de Graffenried, Luigi Fagioli, Paul Pietsch, Consalvo Sanesi (1951) Debut1938 Coppa Ciano Junior (158) 1951 BRDC International Trophy (159) RacesWinsPolesF.Laps 41 (GP) 13 (F1)37 (GP) 10 (F1)10 (F1)13 (F1) Constructors' ChampionshipsNot applicable before 1958 Drivers' Championships2 (1950 – Giuseppe Farina 1951 – Juan Manuel Fangio) The 1.5L supercharged straight-8 159 engine. Drivers place. Alfa Romeo 159 at Nürburgring Wikimedia Commons has media related to Alfa Romeo 158/159. The Alfa Romeo 158/159, also known as the Alfetta (Little Alfa in Italian[1]), is one of the most successful racing cars ever produced. The 158 and its derivative, the 159, took 47 wins from 54 Grands Prix entered.[2] It was originally developed for the pre-World War II voiturette formula (1937) and has a 1.5 litre straight-8 supercharged engine. Following World War II, the car was eligible for the new Formula One introduced in 1947. In the hands of drivers such as Nino Farina, Juan-Manuel Fangio and Luigi Fagioli, it dominated the first two seasons of the World Championship of Drivers. Contents [hide] 1 Overview 2 Race victories 3 Complete Formula One World Championship results 4 Notes Overview[edit] The first version of this successful racing car, the 158, was made during 1937/1938. The main responsibility for engineering was given to Gioacchino Colombo.[3] The car's name refers to its 1.5 litre engine and eight cylinders.[4] The voiturette class was for racing cars with 1.5 litre engines, standing in the same relation to the top 'Grand Prix' formula (usually for 3 litre engines) as the GP2 series does to Formula One today. Alfa's 3 litre racing cars in 1938 and 1939 were the Tipo 308, 312 and 316. The 158 debuted with the works Alfa Corse team at the Coppa Ciano Junior in August 1938 at Livorno, Italy, where Emilio Villoresi took the car's first victory. At that time the 1479.56 cc (58.0 x 70.0 mm) engine produced around 200 bhp (150 kW) at 7000 rpm.[5] with the help of a single-stage Roots blower. More success came at the Coppa Acerbo, Coppa Ciano and Tripoli Grand Prix in May 1940.[6] Soon World War II stopped development of the car for six years. After the war the engine was developed further to push out 254 bhp (189 kW) in 1946. In 1947, the Alfetta was put back into service. The new rules allowed 1500 cc supercharged and 4500 cc naturally aspirated engines. The 158 was modified again, this time to produce over 300 bhp (220 kW) and was denoted as Tipo 158/47. The car made a tragic debut in the 1948 Swiss Grand Prix where Achille Varzi lost control of his car and was killed. Another loss for the team came in practice for the 1949 Buenos Aires Grand Prix, where Jean-Pierre Wimille was killed in an accident (driving with Simca-Gordini).[7] In 1950, the 158 was eligible for the new Formula One European Championship. The car won every race in which it competed during that first season of Formula One; it was incredible that a car which had originated in 1938 was so victorious, most likely because all the other constructors (as few as there were) had less money to build and develop their cars and the Alfa had so much development time. The Alfa Romeo team included talented drivers such as Giuseppe Farina and Juan Manuel Fangio, the latter of whom later won the World Drivers' Championship five times. At the end of the 1950 season, a further updated version known as the 159 was produced, which was used for the 1951 season. This version had reworked rear suspension, the old swing axle was replaced with a De-Dion axle and the engine produced around 420 bhp (313 kW) at 9600 rpm. But this amount of power out of a small engine with a big supercharger came at a price- it had horrendous fuel consumption. It did 1 1/2 miles to the gallon- compared to the Talbot-Lagos of the time which did 10 miles to the gallon. The reason for this was because the simplistically designed engine had been virtually unmodified, while bigger superchargers had been added over time. The British Grand Prix at Silverstone was the first Formula One Grand Prix not won by an Alfa primarily because Fangio and Farina both had to stop twice simply to re-fuel their cars- and the Ferrari of José Froilán González did better on fuel and would go on to win the race, with Fangio second. Still, the Alfa had the edge on performance and with wins in Switzerland, France and Spain, Fangio won his first of five championships that year. For their second-to-last World Championship race (until 1979), the Italian Grand Prix at Monza, Alfa Romeo introduced a new evolution version known as the 159M, the "M" standing for Maggiorata ("enlarged").[8] After an unsuccessful bid by Alfa Romeo to obtain government assistance to meet development costs, the team announced their retirement from Grand Prix racing at the end of 1951.[9] This, combined with problems for other Formula One teams lead to a decree by the FIA that all Grand Prix races counting towards the World Championship of Drivers in 1952 and 1953 would be for cars complying with Formula Two rather than Formula One .[9] The car's last Grand Prix win came in 1953 at Merano Grand Prix, Italy.[4] Race victories[edit] DateTypeRaceLocationClassDriver August 7, 1938158Coppa CianoLivornoVoituretteEmilio Villoresi September 11, 1938158Milan Grand PrixMonzaVoituretteEmilio Villoresi July 30, 1939158Coppa CianoLivornoVoituretteGiuseppe Farina August 13, 1939158Coppa AcerboPescaraVoituretteClemente Biondetti August 20, 1939158Swiss Grand PrixBremgartenVoituretteGiuseppe Farina May 12, 1940158Tripoli Grand PrixLibyaVoituretteGiuseppe Farina July 21, 1946158Grand Prix of NationsGeneva-Giuseppe Farina September 1, 1946158Valentino Grand PrixTurin, Valentino Parknon-Champ. F1Achille Varzi September 30, 1946158Milan Grand PrixMilan, Sempione Park-Carlo Felice Trossi June 8, 1947158Swiss Grand PrixBremgarten-Jean-Pierre Wimille June 29, 1947158European Grand PrixSpa-Jean-Pierre Wimille July 13, 1947158Bari Grand PrixBari-Achille Varzi September 7, 1947158Italian Grand PrixMilan, Sempione Park-Carlo Felice Trossi July 4, 1948158Swiss Grand PrixBremgarten-Carlo Felice Trossi July 18, 1948158French Grand PrixReims-Jean-Pierre Wimille September 5, 1948158Italian Grand PrixTurin, Valentino Park-Jean-Pierre Wimille October 17, 1948158Autodrome Grand PrixMonza-Jean-Pierre Wimille April 16, 1950158San Remo Grand PrixOspedaletti-Juan Manuel Fangio May 13, 1950158European Grand PrixSilverstoneFormula OneGiuseppe Farina May 21, 1950158Monaco Grand PrixMonacoFormula OneJuan Manuel Fangio June 4, 1950158Swiss Grand PrixBremgartenFormula OneGiuseppe Farina June 18, 1950158Belgian Grand PrixSpaFormula OneJuan Manuel Fangio July 2, 1950158French Grand PrixReimsFormula OneJuan Manuel Fangio July 9, 1950158Bari Grand PrixBari-Giuseppe Farina July 30, 1950158Grand Prix of NationsGeneva-Juan Manuel Fangio August 15, 1950158Coppa AcerboPescara-Juan Manuel Fangio August 26, 1950158International TrophySilverstonenon-Champ. F1Giuseppe Farina September 3, 1950158Italian Grand PrixMonzaFormula OneGiuseppe Farina May 27, 1951159Swiss Grand PrixBremgartenFormula OneJuan Manuel Fangio June 2, 1951159Ulster TrophyDundrod-Giuseppe Farina June 17, 1951159Belgian Grand PrixSpaFormula OneGiuseppe Farina July 1, 1951159French Grand PrixReimsFormula OneLuigi Fagioli/Juan Manuel Fangio October 28, 1951159Spanish Grand PrixPedralbesFormula OneJuan Manuel Fangio September 2, 1951159Bari Grand PrixBari-Juan Manuel Fangio 1953159Merano Grand PrixItaly-Juan Manuel Fangio Complete Formula One World Championship results[edit] (key) (results in bold indicate pole position, results in italics indicate fastest lap) YearChassisEngineTyresDrivers12345678PointsWCC 1950158Alfa Romeo 158 1.5 L8PGBRMON500SUIBELFRAITA88-* Giuseppe Farina1Ret1471 Juan Manuel FangioRet1Ret11Ret Luigi Fagioli2Ret2223 Reg Parnell3 Gianbattista GuidottiDNS Consalvo SanesiRet Piero TaruffiRet 1951159Alfa Romeo 158 1.5 L8PSUI500BELFRAGBRGERITAESP75-* Giuseppe Farina315RetRet33 Juan Manuel Fangio19122Ret1 Toulo de Graffenried5Ret6 Consalvo Sanesi4Ret106f Gianbattista GuidottiDNS Luigi Fagioli1 Felice Bonetto4Ret35 Paul PietschRet * The Constructors' Championship was not awarded until 1958. Notes[edit] Jump up ^ "THE ORIGINS OF THE ALFA ROMEO 158/159" (DOC). enzociliberto.it. Archived from the original on 2006-01-18. Retrieved 2010-08-22. Jump up ^ Sparrow, David; John Tipler. Alfa Romeo Legends. ISBN 1-85532-646-9. Jump up ^ "The Golden Era Of Grand Prix Racing". kolumbus.fi/leif.snellman. Archived from the original on 19 April 2007. Retrieved 2007-04-26. ^ Jump up to: a b Borgeson, Griffith. The Alfa Romeo Tradition. ISBN 0-85429-875-4. Jump up ^ "Grand Prix Cars – Alfa Romeo 158". ddavid.com/formula1. Archived from the original on 7 April 2007. Retrieved 2007-04-26. Jump up ^ "1938 Alfa Romeo 158 Alfetta". supercars.net. Retrieved 2007-04-26. Jump up ^ "Jean-Pierre Wimille: The man who would have been champion...". grandprix.com. Retrieved 2007-04-26. Jump up ^ "The Alfetta's last call". forix.com. Retrieved 2007-04-26. ^ Jump up to: a b Mike Lang, Grand Prix, Volume 1, 1950 to 1965, Haynes Publishing Group, 1981, page 39